Nell’universo-mondo di Michela Moretti c’è spazio per l’innocenza e la disillusione. I personaggi dei suoi dipinti sono spesso abbandonati, destinati a una vita in solitudine, un’esistenza comune e spesso priva di quella bellezza che comunemente verrebbe definita estetica. Finalmente in esposizione all’ART G.A.P. Gallery di Roma le stravaganti creazioni della bravissima artista romana.

CATALOGO DELLA MOSTRA

TIPOLOGIA: Mostra personale

DATE: 05 Dicembre – 11 Dicembre 2015

LUOGO:  ART G.A.P. Gallery (ROMA)

PATROCINI: Regione Lazio, Roma Capitale

CURATORE: Daniela Semprebene

ARTISTA: Michela Moretti

La Galleria ART G.A.P. presenta “Destinati”, mostra personale di Michela Moretti che ha per protagonisti alcuni tra i più significativi personaggi del mondo figurativo della stravagante artista. I soggetti rappresentati nelle tele di Moretti, infatti, sono tratti dalla fantasia ma liberamente ispirati alla vita quotidiana. In questo senso, dunque, si tratta di personaggi, che inconsapevolmente recintano una parte quasi non percependo cosa significhi esistere.

Sono principalmente donne non belle, dall’espressione vaga, che attendono un amore che non si paleserà mai; donne sole, prive di quelle qualità che la società contemporanea definirebbe come estetiche, che vivono inavvertitamente la loro bruttezza con una disinvoltura che le ammanta di innocenza e serenità.  Raramente in questo mondo compaiono gli uomini, ma in quei pochi che ci sono a loro volta manifestano una baldanza priva di causa: sono tarchiati, non si accorgono del mondo che li circonda, tutti presi dai pensieri vuoti che affollano la loro mente.

Eppure in questa monotona inconsapevolezza di sé non c’è malinconia né tristezza. Al contrario, il mondo figurativo di Michela Moretti è colmo di serenità, se non proprio di allegria: l’inconsapevolezza diventa innocenza, la malinconia si trasforma in tenerezza e la solitudine in fiduciosa attesa.

Questo stravolgimento del significato effettivo, questo straniamento del comune senso della realtà sono la chiave di lettura dei dipinti di Michela Moretti, sorprendenti per la loro semplicità, che man mano si scopre essere un intrigo di  minuziosi dettagli, un gioco al decorativismo nelle fogge degli abiti, nell’ambientazione, dovunque il colore possa ravvivare e rendere interessante anche l’esistenza meno brillante.