Non tutto ciò che si confessa a se stessi è degno di nota; non tutto è chiaro, lampante, pur nella talvolta scomoda verità che si è disposti ad ammettere soltanto all’interno di un diario intimo. Il ciclo presentato in questa mostra proviene dalla riflessione sull’intimità più profonda, e quindi oscura, che spesso sfugge anche alla propria coscienza. Questa dimensione personale, segreta, impastata di memoria e pensieri, viene inesorabilmente scarnificata dalla contingenza del tempo, che fa sbiadire la realtà; d’altra parte, però, è resa nelle carte inizialmente neutre di Spada attraverso la conquista di una matericità nuova, fisica, densa di strati che si vanno sommando.

TIPOLOGIA: Mostra personale

DATE: 28 Ottobre – 10 Novembre 2017

LUOGO: ART G.A.P. Gallery (ROMA)

CURATORE: Cecilia Paolini

ARTISTA: Marcello Spada

Da sabato 28 ottobre a domenica 10 novembre, presso la galleria ArtG.A.P. di Trastevere, sarà esposta la mostra “Penombre di un diario intimo”, personale pittorica di Marcello Spada composta da lavori completamente inediti.

Marcello Spada, artista noto soprattutto per la tecnica dell’acquerello, presenta al pubblico opere realizzate con tecniche miste, solo parzialmente ad acquerello perché costruite anche attraverso una matericità pittorica più intensa.

Il tema della mostra è legato alla riflessione sulla propria intimità, come una sorta di confessione segreta, la rappresentazione di quel bagaglio che chiunque di noi possiede e che è disposto ad ammettere solo nella profondità della propria coscienza. Una coesione tra ricordi, sbiaditi dal tempo, e pensieri nuovi, talmente fuggevoli da essere inesplicabili ma altrettanto presenti da sembrare vivi.

La natura incoerente di queste riflessioni è rappresentata dalle due parti di cui sempre si compongono questi lavori, per la prima volta esposti: un fondo che non lascia spazio al vuoto, simbolo della memoria, leggero e sbiadito come il tempo passato; un soggetto centrale materico, lavorato in modo impulsivo e fisico, dal grande impatto visivo perché cromaticamente impastato, metafora dei pensieri del presente.

Due aspetti della stessa realtà, dove abita la mente, che solo apparentemente generano tensione visiva e ambiguità emotiva perché, in verità, si equilibrano come parte di una sola coscienza.