Quanto più l’uomo crede di essere il centro della Natura tanto da poter trasformare a sua immagine il paesaggio, più è la Terra che ha intorno che modifica la sua percezione del mondo: nel rapporto di identità che lega uomo e ambiente, l’arte diventa il punto d’equilibrio, la dimensione dell’armonia ottima…

CATALOGO DELLA MOSTRA

TIPOLOGIA: Mostra Collettiva

DATE: 1 Luglio – 12 Luglio 2011

LUOGO: Cascina Farsetti – Villa Doria Pamphilj (ROMA)

PATROCINI: Regione Lazio, Comune di Roma

CURATORE: Lisa Simonetti & Antonio Gabbiani

ARTISTI: Pasquale Nero Galante, Ferruccio Maierna, Jean Pierre Marrocco

Allestita dai volenterosi ragazzi del Master e allietata dalla presenza, graditissima, del Sig. Simonetti, in veste di fotografo ufficiale dell’evento, la mostra presso la splendida Cascina Farsetti di Villa Doria Pamphili ha aperto i battenti sotto il migliore degli auspici. I giorni di apertura hanno visto l’alternarsi di momenti aulici, primo fra tutti il reading interpretato da Fabiana Reali, a situazioni più leggere e scherzose (tra cui la corsa all’ottimo catering…).

L’uomo e l’ambiente in cui vive: paesaggi urbani e contesti naturali non costituiscono soltanto il palcoscenico in cui l’essere umano è attore principale; mentre le civiltà nel corso dei secoli hanno trasformato il territorio per creare un habitat sempre più in linea con le pretese umane, quanto è stato piuttosto l’ambiente a suggestionare la sensibilità umana tanto da condizionarne l’esistenza? L’esposizione d’arte contemporanea “Verde Carne, Chioma Verde”, il cui titolo cita la celebre poesia di Federico Garcia Lorca “Ballata Sonnambula”, è stato ideato sul presupposto per cui l’arte figurativa, indagando le forme del reale, è da sempre intimamente legata all’ambiente fisico in cui l’artista vive e lavora.

Su questo principio, si è composta una collezione di opere che indaga, attraverso tecniche ed espressioni diverse tra loro e fortemente eclettiche, il rapporto che si stabilisce tra uomo-artista e paesaggio; si sono scelte in particolare quelle opere d’arte che per iconografia mostrano gli effetti di tale relazione: la figura umana si identifica, quindi, con l’ambiente, naturale o antropizzato che sia, trovando una corrispondenza tra intimo stato esistenziale e caratteri distintivi ambientali.

L’esposizione è composta da opere pittoriche e scultoree di tre artisti, di nazionalità differenti, già noti nel panorama artistico contemporaneo: le diverse memorie delle proprie terre, dal Belgio alla Francia fino all’Italia, si confrontano nelle tavolozze cromatiche, ora fredde e tendenzialmente monocrome, ora coloratissime e ambrate. La particolare tematica fortemente legata all’ambiente naturale, si identifica anche nelle tecniche compositive delle opere scelte: i dipinti presentati, infatti, hanno una consistente componente materica che rende il soggetto rappresentato particolarmente coinvolgente per l’occhio.

Le sculture, d’altra parte, sono state scelte per la particolare composizione volumetrica, che sembra fondersi con lo spazio per la peculiare molteplicità di punti di vista, come se le diverse angolature fossero ami che affondano gli aguzzi denti nello spazio e per questo lo oggettivassero. Per la particolare tematica, si è scelta la Cascina Farsetti in quanto rappresenta perfettamente un esempio di luogo antropizzato ma, nello stesso tempo, fortemente legato al paesaggio naturale che lo circonda: si è pensato, quindi, che tale ambientazione possa costituire una efficace cassa di risonanza emotiva per lo spettatore, coinvolgendolo, soprattutto a livello sensoriale, nella tematica della mostra.